Domande personali

Che cosa Le piace della vita qui a Lussemburgo, e che cosa non Le piace per niente?

Mi piace vivere in Lussemburgo, ma a volte mi mancano i parenti e le mie care amiche. Così come le montagne. Ma ho le mie amate Dolomiti sempre sotto gli occhi su diversi calendari fotografici (tutti dell’anno corrente) appesi alle pareti di casa mia.

Se non fosse insegnante d'italiano, che lavoro vorebbe fare, e perchè?

Sarei una scrittrice o una giornalista, che dà consigli del tipo „saper vivere“, per aiutare la gente a risolvere i problemi quotidiani con il prossimo. Oppure sarei un’attrice cinematografica.

Quali quattro oggetti porterebbe su un’isola deserta?

Porterei una fotografia di me con la mia famiglia, il mio computer con la stampante, carta e penne e i miei diari. E la mia borsa rossa, che è il mio segno particolare. Pensandoci bene sarebbe un’isola non proprio deserta, visto che dovrebbe avere l’elettricità.

Quali opere d’arte Le piacciono di più?

Mi piace l’Impressionismo come corrente artistica, perciò i quadri con le ninfee di Monet o il quadro di Madame Monet col figlio. Sono quadri che ispirano calma.

Inoltre c’è un famoso affresco di Pompei che ritrae una donna con una penna alla bocca: è un ritratto nel quale mi riconosco.

Quali film hanno un significato particolare per Lei?

Mi viene in mente “My Fair Lady” con Audrey Hepburn – per la musica, ma anche per la storia: una semplice venditrice di fiori di strada si trasforma in una vera lady, anche grazie all’insegnamento del parlare corretto. Poi il film “The King’s Speech”, con Colin Firth perché mostra in modo chiaro e credibile cosa si possa raggiungere con coraggio e forza di volontà.

Entrambi i film trattano della lingua: non è certo un caso.

Cosa Le piace degli studenti?

All’inizio del mio percorso lavorativo ho insegnato nei licei, da allora apprezzo la diligenza e la buona volontà dei miei studenti. Non è un’ovvietà. In più mi piace notare che capiscono e accettano la mia ironia.

Quali sono i Suoi desideri per il futuro?

Alle volte sogno ad occhi aperti che in tutto il mondo la gente acquista il mio libro “Tutto cominciò con una telefonata” e si diverte a leggerlo. Inoltre desidero ancora studenti simpatici e diligenti e volonterosi, e che più gente possibile navighi nel mio sito internet, e che mi contatti. Questa sarebbe la mia più grande soddisfazione per il futuro!

Grazie di cuore a studenti, amici e famigliari per le domande: Marc T., Achille, Colette, Daniela, Lucia, Martine, Neil, Renato, Robert M., Sylvie, Teresa, Valentina, Viviane, e Gian Carlo, Alessandro, Stefano ed Elena.